19-11-2015 – “BENI CONFISCATI: UN PATRIMONIO PER LA LEGALITÀ”. STORIA DELLE MAFIE ITALIANE incontri serali di approfondimento

Al Collegio Universitario S. Caterina di Pavia

Giovedì 19 novembre 2015 ore 21,00
BENI CONFISCATI: UN PATRIMONIO PER LA LEGALITÀ
Giovanni MELILLO (Capo di Gabinetto del Ministero di Giustizia)
Umberto POSTIGLIONE

(Direttore Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata)

Enzo CICONTE (Università di Pavia)

PAVIA. Si concludono al Collegio Universitario S. Caterina di Pavia gli incontri pubblici organizzati a corollario del corso dell’Università di Pavia in Storia delle Mafie italiane.

Dopo aver parlato della diffusione dei fenomeni mafiosi nelle diverse realtà italiane, l’appuntamento di giovedì 19 novembre alle ore 21 sarà dedicato ai beni confiscati alle organizzazioni criminali e a come questi possano trasformarsi in una risorsa per l’economia sana e per la legalità.

In Italia il valore dei beni requisiti ha un valore complessivo stimabile in diversi miliardi di euro. Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), sono circa 10.500 i beni immobili attualmente sequestrati nel nostro Paese. La Lombardia, quinta regione in Italia dopo Sicilia, Campania, Calabria e Puglia, è la prima regione del Nord per quantità di immobili, aziende e società sequestrate e la stessa provincia di Pavia spicca per numero di beni confiscati.

Parleranno di questo tema Giovanni MELILLO Capo di Gabinetto del Ministero di Giustizia e Umberto POSTIGLIONE Direttore ANBSC.

Modererà l’incontro il professor Enzo CICONTE, titolare del corso di Storia delle Mafie italiane e recentemente insignito del premio Paolo Borsellino per il suo lavoro pluridecennale di studio, di docenza e di divulgazione sulle organizzazioni criminali.

Giovanni Melillo è stato a lungo sostituto procuratore alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, quindi è passato alla Direzione nazionale antimafia, a Roma, e, prima di tornare a Napoli come aggiunto, è stato consigliere giuridico del Quirinale. E’ stato uno dei coordinatori del pool anticamorra di Napoli, occupandosi in particolare del territorio della città partenopea. Tra le sue inchieste più importanti quella su camorra e politica. Dal 2014 è Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia.

Umberto Postiglione è entrato nella carriera prefettizia nel 1979, prendendo servizio presso la prefettura di La Spezia. Nel 1980, è stato trasferito a Roma, presso la sede centrale del ministero dell’Interno. Nel 1982, è stato trasferito alla prefettura di Salerno. Nel 1990, è stato nominato dirigente e, nell’anno successivo, è stato nuovamente trasferito presso la sede centrale del ministero dell’Interno, dove ha ricoperto gli incarichi di dirigente del coordinamento della Direzione generale dei servizi civili e di dirigente dell’Ufficio Enti locali del Gabinetto del Ministro. Commissario straordinario di tre comuni del salernitano tra il 1982 ed il 1989, nel 1993 è stato chiamato a collaborare, nelle vesti di sub-commissario, alla gestione commissariale del comune di Milano. Sindaco di Angri dal 1995 al 2004, ha continuato a prestare servizio al ministero dell’Interno. Nel dicembre 2007 è stato nominato prefetto ed è stato preposto alla prefettura di Agrigento. Il 23 luglio 2010 è stato nominato vice capo Dipartimento delle libertà civili ed immigrazione presso il ministero dell’Interno. Dal luglio 2011 è prefetto di Palermo e nel dicembre 2012 è nominato commissario straordinario per la provincia di Roma. Nel 2013 è stato nominato capo dipartimento per gli Affari interni e territoriali presso il Ministero dell’Interno. Dal 18 giugno 2014 è Direttore dell’ANBSC.

L’ingresso è libero

Il corso in “Storia delle mafie italiane” riconosciuto dai Dipartimenti di studi umanistici, scienze politiche e sociali, studi economici, studi giuridici dell’Università di Pavia è tenuto dal professor Enzo Ciconte. Considerato fra i massimi esperti in Italia delle dinamiche delle grandi associazioni mafiose, Ciconte è stato deputato nella X legislatura (1987-1992), membro della Commissione giustizia e consulente presso la Commissione parlamentare antimafia. E’ autore di numerosi saggi sulla storia della criminalità organizzata.